Nella lezione del 29/10 abbiamo concluso la discussione della complessità computazionale, introducendo tre notazioni che caratterizzano le classi di complessità: le notazioni O, Ω e Θ.
Data una funzione a valori non negativi f(n), valgono le seguenti proprietà:
O e Ω stabiliscono dei limiti superiore e inferiore per la complessità di un dato algoritmo. Si noti che questi limiti riguardano la crescita asintotica del costo computazionale al crescere della dimensione dei dati, e non invece i casi medio, ottimo e pessimo, che si determinano a parità di dimensione dei dati.